Tag: Gilbert Becaud

Rita Pavone vs Gilbert Becaud

Viva la pappa col pomodoro (1965) vs Rosy and John (1964) – Rita Pavone vs Gilbert BecaudViva la pappa col pomodoro (1965) vs Rosy and John (1964) – Rita Pavone vs Gilbert Becaud

Il maestro Nino Rota, tra i più influenti e prolifici della storia del cinema e con prestigiosissime collaborazioni con numerosi registi di fama internazionale, è stato spesso trascinato in accuse di autoplagio e di essersi trovato in circostanze (o coincidenze) che hanno generato confronti tra i suoi lavori e quelli degli altri.

E bisogna dare anche per scontato che sono numerose le coincidenze fra le musiche dei film e i riferimenti a repertori di musica classica.

Persino la popolare canzone “Viva la pappa col pomodoro”, canzone del 1965 scritta in coppia con Lina Wertmüller e cantata dalla simpatica Rita Pavone, fu comparata con una canzone dello stesso periodo, Rosy and John, interpretata dalla popstar francese Gilbert Becaud e scritta da Maurice Vitalin.

Nel finale della canzone di Becaud compare la melodia principale di “Viva la pappa col pomodoro”. Ed è inutile chiedersi chi fu il primo a inventarla: qualcuno scoprirebbe di trovare una precedente paternità, a conferma che la musica pop sia ormai un’incontrollabile babele di richiami e combinazioni.

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Viva la pappa col pomodoro (1965) vs Rosy and John (1964) - Rita Pavone vs Gilbert Becaud
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Adriano Celentano vs Gilbert Becaud
Francesco Renga vs Jackson 5 vs Iva Zanicchi vs Gilbert Becaud

Tracce di te (2002) vs I’ll be there (1970) vs Due grosse lacrime bianche (1969) vs Let it be me (1955) – Francesco Renga vs Jackson 5 vs Iva Zanicchi vs Gilbert BecaudTracce di te (2002) vs I’ll be there (1970) vs Due grosse lacrime bianche (1969) vs Let it be me (1955) – Francesco Renga vs Jackson 5 vs Iva Zanicchi vs Gilbert Becaud

Ad avviso di PlagiMusicali.Net, questo è il caso più eclatante di plagio musicale.

Il tutto parte dalla canzone “Tracce di te” di Francesco Renga, presentato al Festival di Sanremo 2002, accusata di essere un copia e incolla di “I’ll be there” dei Jackson 5 e di “Due grosse lacrime bianche”, incisa nel 1969 da Iva Zanicchi.

Come racconta il maestro Vince Tempera, lo stesso fu inviato dal Tg2 a coordinare un gruppo di ascolto per quella edizione del Festival, formato da musicisti e giornalisti e al quale aderirono anche il paroliere Pasquale Panella e Marco Manuelli, il campione del gioco televisivo Sarabanda.

Il suddetto gruppo si divertì a smontare le accuse di plagio, dimostrando che ogni brano preso di mira aveva diversi precedenti e non soltanto quello citato dagli improvvisati pubblici ministeri.

Così accertarono che “I’ll be there” e “Due grosse lacrime bianche”, accusate di essere mamma e nonna di “Tracce di te” di Francesco Renga, discendevano in realtà da una pietra miliare melodico-armonica creata nel 1955 da Gilbert Becaud intitolata “Je t’appartiens” e divenuta successivamente con il titolo inglese “Let it be me”, un cavallo di battaglia di numerosi cantanti, da Elvis Presley a Bob Dylan.

Naturalmente, non ci fu nessuna azione legale e la cosa andò nel dimenticatoio.

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Tracce di te (2002) vs I'll be there (1970) vs Due grosse lacrime bianche (1969) vs Let it be me (1955) - Francesco Renga vs Jackson 5 vs Iva Zanicchi vs Gilbert Becaud
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