Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ulisse

#1
Ringrazio Carlo, amministratore del sito, per l'interessante contributo che svela un particolare retroscena musicale, buon incentivo per la curiosità nei riguardi dei contesti del mondo discografico.

La canzone di Christophe "Adesso si, domani no" rappresenta uno dei tanti esempi nei quali un Artista, malgrado il successo avuto con un bel brano trasmesso a manetta dalla radio e dalla tv per una stagione, al contrario di quanto avviene ad altre "meteore artistiche" che nel tempo mantengono almeno la fama, viene poi... del tutto dimenticato dal pubblico, quantomeno quello italico.

Salvo poi essere ricordato, dopo anni ma con il dovuto merito, in quelle occasioni che - così oggi si usa dire nei social - "ti sbloccano un ricordo".

Sono particolari, strane e affascinanti dinamiche sociali che possono dare spunto a riflessioni di varia natura.

Quale profano fruitore di canzoni, segnalo un'ulteriore curiosità, scusandomi per eventuali imprecisioni.

Roberto Carlos e Christophe sono accomunati dalla collaborazione avuta con un altro Artista, intervenuto quantomeno per la cura dei testi in Italiano dei loro rispettivi brani, ovvero... Cristiano Malgioglio!

Fa un po' strano confrontarlo con il personaggio simpatico oggi presente in tv (così son gli Artisti), ma nel 1977 Cristiano Malgioglio - un orgogliosamente siciliano di Ramacca - riscosse il suo primo personale successo in tv e radiofonico interpretando la cover "Nel tuo corpo", ovvero la versione da lui curata in italiano di "Seu corpo" (1975) dell'amico e collaboratore Roberto Carlos.

Anche quella canzone e quel Malgioglio delle origini, con molta discrezione, oggi è stato dimenticato da buona parte del pubblico...!

Quindi, per chi vuol gradire:
a chi sconosce i brani e alle giovani generazioni
propongo l'ascolto di due belle canzoni;
agli altri, se son daccordo...
della cover e dell'originale "vi sblocco il ricordo"!


#2
Ringrazio Carlo, Amministratore del sito, per gli approfondimenti e la condivisione dei suoi ricordi nel dare riscontro ad una memoria collettiva di cui si è stati parte e testimoni.

"L'ora dell'amore" rende I Camaleonti riconoscibili sin dalle prime note; vieppiù, l'attacco iniziale con l'organo e il cantato-vibrato tipico di Antonio Cripezzi sono come marchi di fabbrica del complesso musicale.

A queste caratteristiche è affine il brano de La Strana Società, quasi fosse una cover band.

Sarà un probabile omaggio al genere e al gruppo oltre che una precisa scelta stilistica.

Mi scuso per il "refuso" televisivo: la rete 2 della RAI all'epoca già era in onda...E meno male!

Sennò il 4 aprile 1978 alle 18:45 lo schermo sarebbe stato irrimediabilmente  grigio... e non solo quello!!!

#3
Ricchi e Poveri, "Coriandoli su di noi" (1975)


La Strana Società, "Fai tornare il sole" (1974)


I Camaleonti, "L'ora dell'amore" (1968)


Per l'angolo dedicato a chi vuol gradire, ecco delle curiosità per qualche minuto di buon umore, sempre attinenti all'argomento plagisomiglianze&(video)cover.

"Coriandoli su di noi" era la sigla finale del varietà "(Di nuovo) tante scuse" trasmesso nella stagione '75-'76 su Rai 1 (ai tempi unico canale tv) e condotto dalla coppia Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

Manco a dirlo, ogni settimana tutta Italia attendeva sino alla fine dei titoli di coda per scoprire - col fiato sospeso dalle risate - il finale... che era sempre diverso!

Lo hanno definito "humor nero", ma la loro era anche una perfetta e garbata satira di costume sui cliché e la retorica stucchevole dei contesti romantici così com'erano rappresentati nei mass media degli anni 70.

L'unicità di una coppia come Sandra e Raimondo rendeva memorabili e irripetibili le loro esilaranti gag  e gli sketch (intesi nel senso più nobile dei termini).

Solo decenni dopo Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea ne hanno rispettosamente omaggiato il mito con una personale video-cover!

Questa ed altre video-cover-omaggio alla coppia Sandra&Raimondo sono state, inoltre, utilizzate dai Tiromancino nel video del brano "La descrizione di un attimo" (2000).

Ai diffidenti: non credete a tutta questa filippica?

Come diceva il Maestro Ennio Morricone quando componeva... carta canta!
Anzi... i video cantano!



#4
Roberto Carlos, "Lady Laura" (1978)


Christophe, "Adesso si, domani no" (1977)

#5
Fuor di retorica, ringrazio Carlo, Amministratore del sito, per il suo interessante contributo.

Personalmente, non sapevo che i Boney M avessero coverizzato anche "Nessuno mai" di Marcella Bella.
Ed è davvero una... bella versione!

Un'altra cover di un celebre brano italiano in cui si cimentarono i Boney M è "Kalimba de luna".

A tal proposito, su diverse interviste e articoli dell'epoca lessi che Tony Esposito era contrariato dalla loro versione anche perchè non avevano affatto chiesto la sua autorizzazione; pertanto, aveva intrapreso pure l'azione legale per plagio.

In rete non sono riuscito a trovare tracce dettegliate di questa controversia: magari era una fake news anni 80!

#6
Pippo Franco, "Pinocchio chiò" (1984)


Boney M, "Ma Baker" (1977)


Prima di dare la soluzione, un curioso e "superficiale approfondimento"...

Il brano "Ma baker", su ammissione degli stessi autori, a sua volta trae ispirazione da una canzone folkloristica tunisina intitolata "Sidi Mansour", le cui radici risalirebbero addirittura a centinaia di anni fa.

Il brano è stato oggetto di successive e numerose cover, sia arabe che internazionali.

Per chi vuol apprezzare, di seguito le versioni incise - tra le tante realizzate - dalla più remota a quelle più recenti.

Mohammed Jerrari  "Sidi Mansour" (1968), Tunisia


Saber Rebay, "Sidi Mansour" (2000), Tunisia


Enisa Nikaji, artista di Brooklyn di origini albanesi, si è ispirata a "Sidi Mansour" con "Count My Blessings" (2021), USA


E adesso, per chi fin qui ha pazientato, del cruciverba la soluzione bell'e pronta ha guadagnato:
Pinocchio chiò
Ma Baker


P.S. - Pippo Franco l'ha fatta più grossa a Sanremo 1983. Però... con "Chi chi chi cò cò cò" quanto ci ha fatto divertire!!!
PlagiMusicali.net - Pippo Franco - Black Blood
#7
Jorge Veiga, "Brigitte Bardot" (1960)


Carlos Gardel, "Madreselva" (1931)


Per chi vuol gradire, un piccolo saggio di iconiche citazioni delle due canzoni fatte al cinema:
Il Monaco di Monza
Natale a New York
Il postino
#8
I Teppisti dei Sogni, "Salverò il mio amore" (1977)


Don Backy, "L'immensità" (1967)


Invito anche ad apprezzare come siano quasi simili il timbro della voce e la "tensione emotiva" nell'interpretazione.
Qui un saggio particolare dell'ispirespiazione:
Salverò il mio amore
L'immensità

Per approfondire:
PlagiMusicali.net - Un giorno ti dirò vs L'immensità
#9
Il Magazzino dei Ricordi, "Ritornerò" (1977)


Fausto Leali, "A chi" (1966)...


... a sua volta cover di "Hurt", incisa  in origine nel 1954 da Roy Hamilton


Angolo delle cover-curiosità.

Il brano "Hurt" è stato molto coverizzato nel mondo della canzone; tra le versioni italiane, la prima è antecedente a quella di Fausto Leali: la incise Milva nel 1962 con il titolo "Ferita"...


Questa versione lasciò poco il segno nell'immaginario musicale della canzone popolare.

Anni dopo Fausto Leali la incise sul lato B di un 45 giri: ma, così come avvenne per Milva, il brano passò inizialmente sottotraccia all'attenzione dell'Italia canterina.

Poi accadde un evento particolare, in cui si intrecciarono la grande dote dell'Artista, la sua tenacia, il caso e un'imponente amplificatore social del 1966, ovvero la televisione, con il suo termo-ricevitore a valvole, il suo bel tubo catodico per immagini sgranate in bianco e nero e la sua unica App da decine di milioni di follower: la RAI - Radio Televisione Italiana.

Fausto Leali fu invitato ad esibirsi al varietà Settevoci, presentato da un pressochè esordiente Pippo Baudo.

Leggenda vuole che Fausto Leali fosse restio a proporre il brano concordato, ovvero il lato A del suo 45 giri fresco di stampa: "caso volle" che un "improvviso problema tecnico" del playback (nella trasmissione tutti i cantanti venivano fatti esibire così) lo "costrinse" a cantare "A chi", brano nel quale credeva di più.

Ecco con quali casuali meraviglie spesso si scrivono le belle pagine della Storia della Canzone Italiana: con le cover... e anche con gli incollati all'attak cover!
#10
Angelo Branduardi, "Se Dio vorrà" (2003)


Branduardi Angelo, "La pulce d'acqua" (1977)


♤♡◇♧

Angelo Branduardi, "L'ambasciata a Shiragi" (2003)


Branduardi Angelo, "Prima di ripartire", (1992)


♤♡◇♧

Angelo Branduardi, "Io canto la ragazza dalla pelle scura", (2003)


Branduardi Angelo, "Si può fare" (1993)

#11
Toto, "Don't chain my heart" (1992)


Pink Floyd, "The dogs of war" (1987)


L'incollattacco è qui:
Don't chain my heart
The dogs of war
#12
Ringrazio Carlo, Amministratore del sito, per il suo contributo.

Arricchire la discussione su plagi, somiglianze e cover dà modo di scoprire un "mondo nuovo" e - cosa non da poco - d'aprire un tantinello la mente.

Ad esempio, per ognuna delle due storie se ne può trarre anche una morale.

Per quanto riguarda Cat Stevens, chiedergli l'autorizzazione ad incidere un suo brano e - previo consenso - pagarne le royalties, ha portato benefici artistici e di guadagno sia all'autore sia agli artisti che cantano le cover; poi, che ne siano state incise anche in italiano indica che il brano ha davvero fatto il giro del mondo!

Per la vicenda di Jonathan King, la morale che se ne può trarre è quella del "Cavaliere Bianco e del Cavaliere Nero"*, ovvero:
CHE AI PET SHOP BOYS "NON JE DEVI CA..." ...CARPIRE GLI ARRANGIAMENTI!!!


* - "Cavaliere Bianco e Cavaliere Nero" by Gigi Proietti.
#13
Mr. Big, "Wild world" (1993)


Pet Shop Boys, "It's a sin" (1984)


Come capita in questi casi, all'ascolto ho provato "quel fastidiosissimo mal di testa che sopraggiunge ogni qual volta c'è un brusco brano "già sentito". D'altro canto - cari amici - questo è il prezzo che dobbiamo pagare noi plagiopatici!"

Difatti, quella dei Mr. Big ho scoperto essere - al contrario - una cover il cui brano originale è di Cat Stevens (1970)...


La canzone è stata oggetto di successive cover, e curiosamente è stata coverizzata da Jimmy Cliff già in anticipo di qualche mese rispetto alla versione di Cat Stevens...


Di seguito la stravagante vicenda legata al presunto plagio, così come consegnata ai posteri.

All'ascolto del brano "It's a sin" dei Pet Shop Boys, Jonathan King - DJ inglese - a suo tempo accusa il gruppo a mezzo stampa per il plagio di "Wild world" di Cat Stevens.

Per suffragare la sua tesi - magari con l'auspicio d'incassare qualche soldino a strascico - realizza un singolo con una propria versione di "Wild world" (1987) sovrapponendovi "paro paro" l'arrangiamento di "It's a sin" dei Pet Shop Boys.

Per chi vuol gradire, ecco la "bi-cover":


Qualche tempo dopo, il commercialista della casa discografica convoca J. King: usando il dovuto tatto, gli comunica che il singolo è praticamente invenduto e i suoi sogni di gloria e rivalsa potrebbero divenire incubi...

Manco a dirlo, i Pet Shop Boys di seguito citano in giudizio Jonathan King, vincono la causa e ottengono un bel risarcimento che donano in beneficenza!

Questo il momento in cui Jonathan King e il suo fidato commercialista discografico realizzano - finalmente - come oramai siano "sotterrati" dai debiti...

J. King e il suo commercialista discografico
#14
Ringrazio l'Amministratore del sito Carlo per il suo contributo, utile a far conoscere ed ascoltare - anche a me - questa versione di "Holding back the years".

Al confronto dei brani risulta sorprendente come l'interpretazione e l'arrangiamento "vestano" le rispettive canzoni con "abiti" totalmente diversi, al punto da renderle reciprocamente quasi irriconoscibili (escludendo il ritornello che è stato oggetto di modifiche).

La versione dei Simple Red è quella più suggestiva, divenuta iconica sia per il successo apportato al gruppo, sia per aver lasciato un solco musicalmente riconoscibile e caratterizzante il fermento di quel particolare periodo degli anni 80.

La versione dei Frantic Elevators ha peculiari caratteristiche, tra cui quella - come ho scoperto - d'essere la versione "in embrione" del brano più famoso.
#15
Gianni Bella, "Infatuazione" (1991)


Simply Red, "Holding back the years" (1985)


Somigliante l'arrangiamento, lo scambio (esecuzione di affini melodie, una suonata e l'altra cantata) è qui:
Infatuazione
Holding back the years