"«Sono un visionario maledetto. La gente pensa che io sia un pessimista, che io sia negativo per le cose che scrivo. Ma non è così. Io sono solo un cronista dell'attualità, canto ciò che vedo e quello che vedo è l'Italia allo sfascio! Fatemi vedere cose positive e io canterò anche quelle!». Parlare con lui è un piacere. L'anno scorso, nel momento di massima visibilità dopo la pubblicazione del suo terzo album (il primo con una major) in cui tutti volevano solo lui, Fabri Fibra è sparito. Si è chiuso in casa e si è messo a scrivere. Ancora. Come sempre. «Perché scrivere per me è necessario». E in 6/7 mesi sono nate le parole, dure, dirette come pugni allo stomaco, di questo suo nuovo album, Bugiardo (uscito il 9 novembre ma anticipato in rete da due video). E il risultato è dirompente. Perché lui dice quello che pensa, così, come gli viene, senza mediare le parole, senza smorzare i toni, senza mezze misure. Ed è così che piace. Piace sempre di più. Piace ai grandi e anche ai più giovani che lo ascoltano, lo seguono (e lui lo sa). Piace anche a chi prima di conoscere lui neanche sapeva cosa fosse il rap. Piace ad alcuni (insospettabili) gruppi metal underground «che mi hanno molto supportato all'inizio». E poi piace a Lapo, l'unico che Fabri Fibra salva di quel mondo patinato che se ne sta lì a guardare e giudicare quando invece non è niente. E lo salva non perché ascolti la sua musica, ma perché in fondo è un vittima anche lui!"
Beh..non ho più parole.
Se fanno parlare pure Fabri Fibra allora mi sà che siamo alla frutta.Poi certo,piace a Lapo,mica cotica...
Aiuto!(message in a bottle....)