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Beh, il discorso è complesso anziché no. In alcune epoche (tipo l'ultimo '700) la musica contava un numero altissimo di formule e sequenze ricorrenti (e molto brevi), perciò si aveva l'impressione che a tantissimi compositori corrispondesse sempre lo stesso stile. Oltretutto molte Sinfonie, Concerti e Sonate cominciavano allo stesso modo (una bella nota ripetuta o una sequenza accordale che è molto accattivante anche per i non esperti: si pensi alla Piccola musica notturna di Mozart, il cui motivo iniziale è stato addirittura ripreso come coro da stadio).
In altre (vedi il '900 colto) la ricerca della novità ha dato la stura a una quantità di combinazioni così elevata da far pensare che ogni compositore avesse un suo stile proprio. La musica leggera si pone a metà fra i due estremi: i giri armonici ricorrono spessissimo (si troveranno parecchi brani che hanno gli stessi accordi, nella medesima sequenza, della Canzone del sole), mentre le melodie, pur facendo quasi sempre capo a una tonalità ben precisa, non sono tanto simili fra loro quanto lo erano ai tempi del Classicismo. Per cui, se è vero che posso trovare spesso basi ritmiche e accordi molto simili passando da una canzone all'altra (e non posso pertanto parlare di plagio), il caso di due melodie identiche è ben più raro.
E' la stessa struttura delle canzoni a impedire che due brani si somiglino troppo nel ritornello, che è piuttosto lungo e occupa in genere almeno un terzo, se non di più, del tempo che dura una canzone. Più un motivetto è lungo, più è difficile che se ne riesca a creare
inconsapevolmente uno uguale. Perciò, quando sentiamo una canzone di Zucchero ricalcare nota per nota un brano uscito precedentemente, non possiamo dire che si tratti di una pura casualità.