De André mi è sembrato l'unico che avesse davvero la stoffa per trattare temi di carattere sociale. Forse perché alle idee aggiungeva una vena poetica ineguagliata (a mio modo di vedere) nell'ambito della canzone italiana. C'erano dei testi che dovrebbero entrare nei nostri libri di letteratura (Via del Campo, Il testamento di Tito, la guerra di Piero, Dolcenera, Creuza de ma - anche se è in genovese -, giusto per citare i primi che mi vengono in mente). Persino quando non condividevo le sue idee la sua abilità compositiva mi trovava d'accordo con lui.