Recensione: Grechi E La Bandaccia - "Ruggine".

Aperto da Sam, 11 Agosto 2007, 13:11:04

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Sam

GRECHI E LA BANDACCIA
"Ruggine"


Anno di pubblicazione: 2007
Autoprodotto: Luigi Grechi QB.6001
Formato: CD


"Ruggine" è il nuovo album di Luigi Grechi. Leggendo la tracklist si induce a pensare che è si tratta di un greatest hits, con brani già editi in precedenza, ma appena si ascolta il compact disc ci si accorge che è a tutti gli effetti è un nuovo album, sebbene tutte le canzoni sono state re-incise con nuovi arrangiamenti.
Quattro brani di questo album erano già apparsi nella stessa veste sonora nel precedente mini-album
"Campione Senza Valore" pubblicato qualche anno fa, ed ora fuori catalogo: "Dublino", "Tutta la verità su Manuela", "Pozzo numero nove" e "Il mio cappotto".
Anche in questo episodio Luigi Grechi era accompagnato da La Bandaccia, formata da Franz Mayer al contrabbasso; Leonardo Petrucci alla chitarra acustica, mandola, mandocello e ai cori (che in alcuni passaggi mi ricorda molto il mandolinista cecoslovacco Radim Zenkl o ancora Dave Grisman); Dayana Sciapichetti alla fisarmonica, armonica a bocca, tastiere e ai cori; Alessandro Valle al dobro e pedal steel guitar.
Nell'album non viene menzionato, anche la partecipazione di Paolo Giovenchi alla chitarra acustica de "Il mio cappotto", che sull'EP "Campione senza valore" compare tra i crediti.
Ma veniamo all'album. Ha un sound fresco e vitale, prettamente acustico che riporta alla tradizione musicale americana: spazia musicalmente tra old time music, country music, folk music e western music, con qualche spruzzata lieve alla tradizione folk italiana ("Così mi disse il cantastorie"). A tratti La Bandaccia sembra una "jug" band, tanto in voga agli inizi del '900 in America.
L'album contiene tutti brani scritti da Luigi Grechi, eccetto "Dublino" scritta con Francesco De Gregari e due cover "Fin dove la strada va" e "La coperta indiana".
Un album che poteva essere pubblicato e far parte della scuderia della label americana Acoustic Disc tanto il sound e l'organico della band si avvicina.
L'unica nota che non trovo in tema con l'album è la copertina. Ritrae Luigi Grechi e la bandaccia su un palco durante una esibizione dal vivo, che lascia preludere che si tratta di un album dal vivo.

POZZO NUMERO NOVE.
Proviene dall'album "Cosìvalavita" pubblicato nel 1999. L'introduzione dettato in evidenza dalla fisarmonica di Dayana Sciapichetti e tutti gli altri strumenti, è il biglietto da visita che induce l'ascoltatore a capire come sarà tutto l'album.
Ha un andamento western folkeggiante della migliore tradizione americana. La voce calda di Luigi Grechi scandisce parola dopo parola.

LE CHIAVI.
Proviene dall'album "Luigi Grechi" pubblicato nel 1977. Si tratta di una ballata dall'andamento lento, in bilico tra folk e country scandito dal dobro di Alessandro Valle. Le tastiere e l'armonica di Dayana Sciapichetti la rende una "ballata di confine". La canzone finisce sfumando come una immagine dei nostri ricordi sbiaditi nel tempo.

DUBLINO.
Proviene dall'album "Dromomania" pubblicato nel 1987. E' stata scritta insieme a Francesco De Gregori. Originariamente si doveva intitolare "Piombino". L'intro è scandito da una armonica a bocca che accompagnerà in secondo piano la voce di Luigi Grechi. L'arrangiamento è western-country. La parte centrale con assolo di armonica, rende il brano vitale, fresco e per nulla scontato.

IL BANDITO E IL CAMPIONE.
Proviene dall'album in formato cassetta "Azzardo" pubblicato nel 1990. E' stata portata al successo grazie all'incisione di Francesco De Gregori. Colpisce questa nuova versione inizialmente dall'introduzione lenta, quasi irriconoscibile: sembra una ballata dolente da ascoltare in una giornata uggiosa. Il brano prende corpo e diventa una canzone folk dall'andamento veloce; il suono è scarno, con gli strumenti suonati in punta di dita dando evidenza più al testo e alla voce di Grechi.

L'SOLA DI SANTE.
Originariamente il brano si intitolava "L'isola di Toni"; proviene dall'album in formato cassetta "Azzardo" pubblicato nel 1990. Potrebbe essere considerata il proseguimento de "Il bandito e il campione". L'introduzione spetta al contrabbasso acustico di Franz Mayer che detta il ritmo e poi pian piano entrano tutti gli altri strumenti. Ha un sound lievemente latino, ma nella struttura è un brano folk che scorre piacevolmente.

IL MIO CAPPOTTO.
Proviene dall'album "Accusato di libertà" pubblicato nel 1975. L'introduzione è da brividi dove in evidenza il dobro suonato magistralmente da Alessandro Valle, descrive in maniera ineccepibile la valenza di questa ballata. Gli altri strumenti avvolgono in maniera gentile e per nulla invadente la voce di Luigi Grechi. Sarebbe stato bello ascoltare anche un violino. Gli assoli di tastiera e dobro anche nel finale del brano da quel profumo di "americana" music.

COSÌ MI DISSE IL CANTASTORIE.
E' cantata dalla sola voce di Luigi Grechi. E' uno stornello nella più antica tradizione italiana. Qualche cantastorie di tanto in tanto si trova ancora in Italia.

CHITARRISTA CIECO.
Proviene dall'album "Come state" pubblicat?CAT_ID
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?T_ARCHIVE_FLAG?T_STICKY?T_LAST_EDIT ?T_LAST_EDITBYo nel 1979. È una ballata di protesta su un tema tanto attuale ai giorni nostri. La veste è prettamente folk. Intensa.

AZZARDO.
Proviene dall'album in formato cassetta "Azzardo" pubblicato nel 1990. Una canzone in puro stile western music e country. Andamento veloce suonato in maniera divertito e sentito che cattura l'ascoltatore e viene voglia di cantarla soprattutto nel ritornello. Ricordo il video che fu tratto da questo brano quando fu pubblicato sull'album "Girardengo e altre storie" pubblicato nel 1994. Spero che Luigi Grechi riprenda questo video e lo possa inserire nel suo sito ufficiale, perché è davvero bello e merita di essere visto e riscoperto. Alla doppia voce c'è Dayana Sciapichetti che suona anche la fisarmonica.

FIN DOVE LA STRADA VA.
Proviene dall'album "Cosìvalavita" pubblicato nel 1999. Si tratta di una cover scritta originariamente dal cantautore di estrazione folk poco noto Tom Paxton nato a Chicago nel 1937. Una ballata campestre, che porta l'immagine dell'ascoltatore a quelle strade polverose americane e ad una vita nomade dove ogni luogo che si visita è la propria casa. E' di stampo folk con l'armonica a bocca che fa da "doppia voce" alla voce di Luigi Grechi.

TUTTA LA VERITÀ SU MANUELA.
Proviene dall'album in formato cassetta "Azzardo" pubblicato nel 1990. Una ballata folk gentile e nostalgica che descrive ricordi che ognuno di noi bene o male ha vissuto. Ha un andamento dolente e fresco che descrive in pieno come sebbene il tempo passa, il ricordo di un amore importnate non viene scalfito, descritti dal dobro di Alessandro Valle e dall'assolo di tastiera di Dayana Sciapichetti, anche alla fisarmonica. Great song.

LA COPERTA INDIANA.
Proviene dall'album in formato cassetta "Girardendo e altre storie" pubblicato nel 1994. Si tratta della seconda cover del lotto intitolata originariamente "Navajo Rug", scritta dal cantautore Iain Tyson (pubblicata nel 1987 sull'album "Cowboygraphy") e dal cantautore Tom Russell (pubblicata nel 1987 sull'album "Poor's Man Dream"). La veste folk'n'western con la fisarmonica da accompagnamento rende divertente e piacevole l'ascolto di questa canzone dall'andamento veloce.

In conclusione, si tratta di un album ben suonato, ricco di sfumature che si possono percepire man mano che lo si riascolta, con un sound acustico vitale nella migliore tradizione americana. Ottimi i musicisti che accompagnano Luigi Grechi.
Per chi fosse interessato l'album non si vende nei negozi, ma lo si può acquistare nelle seguenti modalità al seguente indirizzo: http://www.ilbarbagianni.com/forumgrechi/fanclub.htm

Sam